Cake per ogni gusto

Cake per ogni gusto

venerdì 28 febbraio 2014

Coriandoli e mascherine in allegria

Buongiorno a tutti cari amici! Come state? Anche da voi il tempo è uggioso e triste? Chissà se prima o poi il sole farà di nuovo capolino tra i nuvoloni... mi auguro di si soprattutto in previsione del weekend di Carnevale! Sarebbe un peccato se domenica piovesse... i carri e la festa sarebbero rovinati (uff voglio travestirmi >.<) !!!

Come promessovi nello scorso post, la settimana procede con frenesia grazie ai diversi progetti che ho nella mia testolina... 

Cupcakes alla mela, miele e cannella
Per la nostra colazione (da qui a domenica almeno), ieri mattina ho preparato dodici cupcakes alla mela e miele, speziati alla cannella (strano che la metto... è un odore che non gradisco molto), seguendo la ricetta di io cucino così. Ho scelto proprio questa ricettina un po' perché gli ingredienti sono sani (non c'è traccia di burro ma solo l'olio!) e gustosi (per l'associazione della mela col miele), un po' perché li avevo già tutti in casa, e soprattutto perché dalla pagina facebook di Dolcezze in Compagnia l'idea ha riscosso grandi favori rispetto all'altra opzione proposta con mela e uvetta, ovviamente annegata nel rum >.< ...
Vi dirò però che stavolta c'è stato un qualcosa che non è andato per il verso giusto (ahimé... non può sempre riuscire tutto al primo colpo, per mio grande dispiacere). Ho seguito alla lettera la ricetta senza aggiunte personali (ho anche adoperato la classica farina in quanto erano destinati a noi e non alla mia mami): dato che solitamente preferisco cucinare dei cupcakes burrosi, non mi sono arrischiata con una preparazione che prevedeva l'uso dell'olio! Sta di fatto che, dopo mezzora di forno a 180° (grazie al termometro interno riesco a vedere se realmente la temperatura segnata dal termostato è corretta), li ho sfornati e, sebbene fossero cotti ed asciutti all'interno (sempre fare la prova dello stecchino), non erano lievitati (tranquilli il lievito non l'avevo dimenticato!).
Cupcakes appena sfornati
Non capisco cosa possa essere accaduto... comunque, speranzosa del loro sapore (il profumo era delizioso!), nel momento in cui si sono raffreddati li ho decorati con la pasta di zucchero della FunCakes. Ovviamente il tema cardine prescelto è stato il Carnevale: quattro cupcakes decorati con una mascherina a forma di farfalla, altri quattro con coriandoli e stelle filanti, ed infine gli ultimi quattro con la mascherina a forma di doppia foglia! Tutto all'insegna del colore!

Purtroppo questa volta non posso ritenermi soddisfatta... in primis il sapore era strano e non si sentiva ne il gusto della mela ne quello del miele (avrò messo troppa cannella?), inoltre la consistenza era gommosa e alla vista l'interno non sembrava cotto. Per concludere questo fallimento, stamattina ho trovato tutta la pasta di zucchero afflosciata e lucidissima a causa dell'umidità del dolcetto: sono finiti dritti dritti nella spazzatura per evitare di stare male (il mio ego ne ha risentito parecchio).
E' la prima volta che mi capita... sono indecisa se ritentare o no la ricetta: prima di rinunciare però chiederò consiglio alla blogger... sicuramente lei avrà qualche consiglio da darmi! Vi terrò aggiornati!

Continuate a seguirmi... il dolce domenicale è già in elaborazione (almeno la decorazione)...
DIKKE KUS
dalla vostra Elisa 
 
Decorazioni appena realizzate

mercoledì 26 febbraio 2014

Il Carnevale è alle porte

Buongiorno cari amici! Come state? Questa settimana si prospetta super impegnativa e golosa con l'arrivo del CARNEVALE!!! E' una delle mie feste preferite per i colori, gli scherzi, i travestimenti, i coriandoli e tanto altro (altro che Halloween  >.<)!
Prima di fare finta di tapparci la bocca a causa della triste Quaresima (tranquilli non sono praticante quindi vedrete ancora tanti dolci sfiziosetti da qui a Pasqua!), GODIAMOCI IL CARNEVALE 2014!!! 

La mia festa è iniziata lunedì mattina (in netto anticipo rispetto al calendario): per quattro ore (volano sempre in un'attimo ahimé) mi sono divertita un sacco al corso delle maschere di carnevale tenuto da EvelinDecora (la ricetta la trovate sul suo sito) presso Italian Cake Design School
Entrando a scuola ho potuto finalmente ammirare la scultura che MariaCristina Hellmann ha realizzato quest'anno al Salone internazionale SIGEP 2014 di Rimini: la mia maestra ha ottenuto, con grande merito, la Coppa Italia del Cake Design "Il Rinascimento italiano" per la "miglior attinenza al tema e complessità del lavoro artistico"! 
Omaggio a Giuseppe Arcimboldo (1526-1593)
E vorrei ben vedere!!! Pittore milanese del XVI secolo, Giuseppe Arcimboldo è il simbolo per eccellenza del Rinascimento in quanto è conosciuto principalmente per la genialità delle sue tele che hanno per soggetto le teste composte, ovvero ritratti grotteschi e burleschi, dei trompe-l'oeil, in cui oggetti o elementi naturali (frutta, verdura, animali) compongono simbolicamente le fattezze del committente. Con la sua creatività ed originalità divenne una star internazionale (ben pagata) arrivando sino alla corte dell'Imperatore Massimiliano II d'Asburgo a Vienna nel 1562 e, successivamente, in quella di Rodolfo II a Praga, in cui fu nominato Conte Palatino e consigliere personale per le acquisizioni che dovevano arricchire la Wunderkammer imperiale (la cosiddetta Camera delle Meraviglie... e che meraviglie conteneva!). 
Ma a quale opera si è ispirata MariaCristina? Per la sommità ovviamente alla tela con L'Imperatore Rodolfo II in veste di Vertumno del 1591, mentre per la base al Bibliotecario del 1566, entrambe oggi a Stoccolma.
Scusate la piccola parentesi di storia dell'arte... ovviamente potrei riempire pagine sull'argomento ma evito per non annoiarvi!
L'aula allestita
Postazione pronta
 Dopo essermi gustata un po' di arte ed avere fatto spesa di pasta di zucchero, la lezione è iniziata, dapprima con un po' di teoria (per decorare il biscotto... serve prima cucinare il biscotto... e preparare la ghiaccia reale) e poi con taaaanta pratica! 

Prova di manualità con la Royal icing
Altra prova di manualità sul foglio














Ok... ora tocca a me!
Tra risa e consigli, dopo quattro ore abbiamo realizzato tre mascherine dipinte a mano con colori alimentari in polvere e liquidi: delle vere e proprie pittrici, o se preferite make up artists, che si sono cimentate con spolveri e pennelli... 
Il primo biscotto realizzato è stato quello vintage, di carattere venezianeggiante (il primissimo Carnevale di Venezia risale al 1094, ufficializzato poi pubblicamente solo nel 1296), con tutti i decori barocchi viola e dorati: devo ammettere che è quello che preferisco, un po' per i colori, un po' per lo stile (dopo due tesi sul Seicento capitemi... come al solito è deformazione professionale) ed infine per la tecnica a spolvero per dare la base!
Il secondo e il terzo biscotto sono un vero omaggio al colore! Se la mascherina rosa, argento e rosso mi ha fatto letteralmente disperare per le simmetrie (miss perfezione è diventata matta e infatti potete vedere una netta differenza tra una metà e l'altra), quella con la farfalla è stata la più divertente nonostante la difficoltà di dosare l'acqua di stemperatura. Lezione acquisita? Non bisogna diluire troppo il colore: si rischia di fare diventare la Royal icing tutta porosa, facendole così perdere la sua lucentezza naturale =).
Bellissime da vedere (sono già insacchettate nella mia vetrina di casa)... ottime da mangiare (mi sono costate tanta fatica quindi non le divoro: so per certo che i biscotti con la ricetta di EvelinDecora si fanno mangiare volentieri dato gli esperimenti passati)... ma mi strapperei i capelli se dovessi farne anche solo una decina... >.<  continuo a preferire le cose più veloci da realizzare!

Continuate a seguirmi anche nel prossimo post di Carnevale!
DIKKE KUS
dalla vostra Elisa

 
Tutte assieme appassionatamente

lunedì 24 febbraio 2014

Il Pan di Spagna a tutto motore!

Buongiorno a tutti cari amici e buon inizio di settimana!!! Come avete passato il weekend? E, soprattutto, cosa avete gustato di dolce domenica?

Dato che ieri era un giorno speciale in casa nostra (abbiamo festeggiato il compleanno del mio papà), per l'occasione ho preparato una sorpresa golosa (oltre ovviamente i regalini incartati ed infiocchettati!)... il Rotolo di Pan di Spagna farcito alla crema pasticcera aromatizzata al Porto rosso (finché non finisco la bottiglia lo ficcherò ovunque >.<) e, come al solito, è finito tutto (dovrò cominciare a fare creazioni più grandi mi sa...)!
Non sono Wonder Woman e così le decorazioni le ho modellate venerdì (cosicché la pasta di zucchero si indurisse a puntino), mentre sabato mi sono dedicata al dolce vero e proprio (dando così tempo alla crema di unirsi per benino al pan di spagna!). Ma andiamo con ordine...

Il festeggiato è un gran patito di moto (avrò preso da lui?) e, per questo motivo, ho deciso che tutto ciò che stava intorno al rotolo sarebbe stato attinente a questo tema: da giovane era sempre a spasso con la sua Moto Guzzi (eccellenza italiana dal 1921) ed ho pensato di riprodurla (come primo esperimento di creazione di mezzi di trasporto posso ritenermi soddisfatta... a voi il giudizio) allestendo un vero e proprio teatrino in cui un motociclista, non potendone più, si ferma sul ciglio della strada... ovviamente, conoscendo i vecchi itinerari del papi, ho riprodotto una situazione di montagna (il rotolo glassato al cioccolato haaiutato molto) con alberi, fiori, massi... (mancavano all'appello solo gli scoiattoli e gli uccellini).
Moto Guzzi 1100 HD
Così venerdì pomeriggio mi sono industriata con la pasta di zucchero della FunCakes e della PME e via... a tutto motori! La parte più difficile non è stata tanto la moto (avevo il modello sott'occhio da un libro), quanto il motociclista: un po' per le proporzioni, un po' perchè non sono ancora abbastanza allenata a modellare le persone! Con un po' di pazienza (dote che sto acquisendo con la vecchiaia >.<) è venuto accettabile ma il getto di pipì mi si sarà rotto almeno quattro volte!!!! Grrrr... =(  

Da tutte le prospettive
Con le decorazioni pronte ed asciutte, sabato mattina mi sono impegnata col dolce vero e proprio partendo dalla preparazione della crema pasticcera che così ha avuto tutto il tempo per raffreddarsi: la ricetta è quella ovviamente di Sonia Peronaci con l'aggiunta del Porto rosso, che ha colorato un pochino la crema, e l'uso del latte Accadì per digerire il tutto più velocemente (anche perchè la mami non può bere il latte intero). Sempre per dar modo alla mami di gustarsi almeno di domenica il dolce, le ho fatto il Pan di Spagna senza glutine usando la farina adatta a lei: in questo caso, per la ricetta del Pan di Spagna ho seguito i segreti dalla mia cara amica Rossella =) ... che, dopo avermi vista tribulare tanto per avere la giusta combinazione, senza però risultati soddisfacenti (un po' come per la pasta frolla!), ha avuto pietà e mi ha aiutata. Considerate che, per ottenere un buon Pan di Spagna, le proporzioni sono: per ogni uovo aggiunto servono 25 gr. di zucchero e 25 gr. di farina! ;)
Piccolo trucco, anzicchè mettere il composto sulla leccarda imburrata e infarinata, usate sempre la carta forno che facilita a manovrare il tutto appena sfornato. Ricordate che dovete farcire ed arrotolare il dolce fintanto è caldo e la carta forno è un'ottimo alleato! Una volta composto, prima di glassarlo, impaccatelo e mettetelo in frigor a riposare almeno tre ore. 

Il Pan di Spagna poco prima del frigor
Anche questa volta una bella ricettina Gluten free!!! 
Continuate a seguirmi nei miei pasticci mi raccomando! Per questa settiana ho in mente tante idee per il carnevale... vi anticipo solo che stamattina ho seguito un corso fantastico sui biscotti a forma di maschera, dipinti a mano, tenutosi da EveliDecora presso la scuola di Italian Cake Design in Corso Plebisciti 8 a Milano (le foto le trovate già su Pinterest)! 

DIKKE KUS                                                                    
dalla vostra Elisa 

Sosta?
Meno male non si vede niente =)



mercoledì 19 febbraio 2014

Attendendo l'estate in compagnia di una crostata

Buongiorno cari amici! Come state? Vi siete gustati visivamente il post di lunedì? Non so voi ma, golosona come sono, mi rifarei volentieri la torta Moretta... ma poi chi mi aiuterebbe a mangiarla ahimé? Mi ferma solo il pensiero delle ore che dovrei fare sul tapiroulant per smaltirla... =)

Data la giornata uggiosa, triste e grigia qui a Comazzo DownTown (uff c'è un'umidità tremenda >.<) ho pensato di portarvi un po' di sole e di caldo (almeno usiamo la nostra immaginazione!) postandovi una bella torta dal sapore estivo, certamente meno calorica della Moretta: la crostata di frolla al cacao con doppio strato di crema golosa, la prima un curd di agrumi e la seconda una coulis di frutti di bosco, tutta decorata con tantissima frutta fresca. Ovviamente tutto GLUTEN FREE! 

Crostata al cacao gluten free

La ricetta la trovate su Giallo Zafferano ma, ovviamente, non ho saputo resistere e l'ho cambiata un pochino sia per le esigenze del cliente (la mia mamma), sia per gli ingredienti che avevo già in casa! Anziché la farina classica 00 (non è adatta ai celiaci), attenendomi alle dosi consigliate da Sonia Peronaci ho utilizzato la farina Mix it! DS senza glutine (si trova in tutti i super... io la prendo all'Esselunga... la riconoscete per il simbolo della spiga barrata), mentre per le creme ho fatto una leggera variazione a causa della frutta che avevo: al curd agli agrumi ho sostituito il succo dei due lime con il succo di due belle arance Tarocco di Sicilia (le mie preferite: comparse sul suolo italico nel XVII secolo grazie al monaco gesuita Giovanni Battista Ferrari ed inizialmente solamente importate dai mercanti genovesi durante i loro viaggi in Estremo Oriente), invece alla coulis ho messo le fragole al posto degli introvabili mirtilli rossi (un giorno o l'altro mi piacerebbe assaggiarli!). 

Per una volta ho centrato la fragola
Il risultato è stato ottimale sia alla vista che al gusto (il contrasto del dolce della frolla con l'asprino degli agrumi e dei frutti di bosco è delizioso!), senza contare i benefici di tutte le vitamine che abbiamo ingerito: A, C, B1 e B2. 
Se voleste provare anche voi la ricetta vi dò dei consigli:
- Ricordatevi di fare la crostata il giorno prima (porta via un po' più tempo rispetto alle 2 ore e mezza scritte su Giallo Zafferano, a causa dei tempi di raffreddamento della pasta frolla e delle creme) e decorarla poco prima di servirla. 
- Non dimenticate che se usate la farina gluten free la crostata rimane molto più friabile, quindi è meglio toglierla dalla tortiera una volta raffredatasi (mettete tra la tortiera e la frolla la carta forno... è più facile da sollevare dopo!).
- Utilizzate una sola arancia perchè con due avreste una quantità industriale di curd.
- Non spaventatevi se vi avanzano un po' di frutti di bosco: sempre meglio averne qualcuno in più da mettere nello yougurt magro per la colazione del giorno dopo. 

Spero di avervi fatto assaporare un po' d'estate con questa crostata... ci vediamo al prossimo post che sarà dedicato al compleanno del mio Papi (incrociate le dita perchè ho in mente di fare una decorazione a "tutto motori"!).

DIKKE KUS
dalla vostra 
Elisa


lunedì 17 febbraio 2014

Festeggiamo San Valentino tutto l'anno!

Buongiorno a tutti cari amici! Avete passato un romantico giorno di San Valentino? Spero di si e spero abbiate gustato una deliziosa cena ed, in modo particolare, un buon dolce (ahi ahi se non l'avete chiesto a Dolcezze in Compagnia... scherzo ovviamente >.<) con la persona a voi cara (fidanzato, marito, compagno, amante, e perché no anche con un semplice amico)!

Sono stati giorni frenetici di organizzazione (tante idee da realizzare e solo due mani... mannaggia a me) ma alla fine, si sa, non c'è niente di meglio che rendere felici le persone ed avere la soddisfazione di sapere che ciò che si cucina è apprezzato! 
Per l'occasione più sentimentale e glicemica dell'anno (direi però che sarebbe il caso di festeggiare 365 giorni l'anno) mi sono indaffarata nella preparazione della cake Moretta per la nostra cenetta (poteva tranquillamente sfamare un reggimento tanto era grossa ed alta), e di un dolce italiano classico ed intramontabile, ovvero il Signor Tiramisù, per la mia amica ed il suo compagno. 

Torta Moretta con glassa al cioccolato fondente
Cucinare la Moretta è stata un'esperienza mistica e finalmente ho potuto utilizzare la doppia teglia della Wilton presa apposta per questo giorno (tutte le foto delle fasi della preparazione le trovate su Pinterest... il tasto è nella banda laterale del blog)! Ho iniziato la procedura di mattina presto (conosco il mio forno e quando una ricetta dice 50 min. di cottura non le credo >.< e mi fa perdere un sacco di tempo) e, grazie al mio buon senso (o esperienza come la volete chiamare), avevo in casa molti più ingredienti rispetto al necessario: organizza il tutto, pesa, mixa (santa Klarstein!), l'impasto cioccolatoso era pronto ma... aiuto...  non bastava per le due tortiere!!! Da un lato mi sono fatta una risata ma dall'altra mi sono data della tonta perché la ricetta datami da MariaCristina Hellemann è per UNA torta e soprattutto da 15 cm. di diametro O.o!!! Poco male... ho subito ripreparato il resto del necessario e via in forno: devo dire che stavolta mi ha stupita... sono serviti proprio solo 50 min. (tutto sommato ho recuperato il tempo perso nella preparazione della seconda moretta). Una volta sfornata e lasciata raffreddare ho deciso che, anziché ricoprirla tutta in pasta di zucchero, l'avrei solo glassata con il cioccolato fondente (più golosa di così è impensabile!) e decorata coi cuoricini fatti il giorno prima (nell'idea iniziale il cuore piccolo sulla sommità doveva girare ed avere un piano sfalsato rispetto al cuore più grande... ma si sa, sono una pasticciona, e si è incollato perfettamente allo stecco che li univa... lezione imparata per la prossima volta!). 
Che ne dite vi ispira un po' di LOVE? Non avete però ancora visto la sorpresa interna perché la doppia tortiera della Wilton nasconde una magia: grazie alla sua forma, l'impasto cuoce con delle cavità che una volta farcite (in questo caso ho pensato ad un mix di mascarpone, philadelphia ed arancia) creano un cuore interno! Più romantica di così...e soprattuto più calorica di così vi sfido... 
Vedendo certi esperimenti su internet non pensavo che ce l'avrei fatta ed invece la farcitura è rimasta bella soda alla vista e soffice al palato (chi l'ha assaggiata, Darlin', il papi, ed un paio di mie amiche sono rimasti moooolto soddisfatti!). 

Il cuore più calorico del mondo
Archiviata in frigor (ho dovuto mettere sul balcone tutta la verdura perché altrimenti il box della torta non ci stava!), sono passata al Signor Tiramisù: lo chiamo così in quanto credo sia il sovrano di tutti i dolci. Essendo il mio preferito (odiato invece dalla mia mami) ho imparato sin da subito la ricetta di base, apportando poi continue modifiche a seconda della stagione e dei gusti! Dato che non ci sono state richieste particolari, in quest'occasione ho pensato però al classico con savoiardi inzuppati nel caffè, crema al mascarpone e cacao amaro in polvere (la tentazione di provare i miei esperimenti è stata forte ma ho resistito!) ...

Il Signor Tiramisù
Visto che San Valentino è sempre stata una ricorrenza speciale, il dolce deve essere almeno un cicino scenografico: per questo non mi piaceva l'idea di presentarlo nella tradizionale forma rettangolare troppo casereccia. So di non avere inventato nulla di nuovo ma era la prima volta che provavo a metterlo in forma con la cerniera della tortiera tonda (e ciò mi ha causato non poca ansia notturna con la domanda "e se, una volta tolta la cerniera, crollasse tutto perché la crema è rimasta troppo morbida????"): seppure banale per tanti, devo dire che il risultato è stato gradito dagli amici che l'hanno commissionato e io sono rimasta soddisfatta dato che l'ho trovato adatto alla situazione (il cerchio è simbolo di unione quindi un bell'augurio per questa festa)! Dopo una notte di frigor (il segreto per rendere il Signor Tiramisù ancora più buono), come potete vedere, non è crollata neanche una goccia di crema al mascarpone e la decorazione ha retto senza problemi!

Non posso concludere qui questo post senza prima dirvi com'è andata la nostra cena del 14 Febbraio: dopo una giornata di pulizie per rendere lucida la casa e dopo avere consegnato il Signor Tiramisù, mi sono dedicata alla preparazione del nostro menù (sono rimasta leggera in previsione della botta calorica della Moretta cuoriciosa). Come primo piatto ho pensato agli gnocchi di patate viola o Vitelotte alla crema di zola (per la prima volta ho cucinato gli gnocchi fatti in casa!): ho appena scoperto che questo tubero di origini peruviane (oggi coltivato anche nel nord della Francia) fa molto bene perché migliora la vista, previene il cancro al colon, diminuisce la pressione sanguigna e il colesterolo cattivo... e cosa non da poco... è privo di glutine quindi anche chi è affetto da celiachia può mangiarlo! Di secondo invece ho presentato a Darlin' un filetto fresco di tonno impanato con semi di papavero e pistacchi tritati su un letto di insalatina e pomodori... slurp! 
Tonno impanato
Gnocchi di patate viola alla crema di Zola














Al prossimo post goloso (vi anticipo che sarà su una bella crostata!)
DIKKE KUS
dalla vostra Elisa

lunedì 10 febbraio 2014

Lascia che una coccinella si posi... ti porterà fortuna

Buongiorno cari amici! Divertiti e rilassati nel weekend? 
Noi (io e my Dralin') abbiamo fatto un saltino a Bologna per visitare la mostra La ragazza dall'orecchino di perla. Il mito della Golden Age da Vermeer a Rembrandt. Capolavori dal Mauritshuis che si terrà a Palazzo Fava sino al 25 Maggio (per info e prenotazioni visitate il sito di Linea d'Ombra): ottima mostra per quanto riguarda l'illuminazione e le opere esposte ma, a causa dell'affollamento di gente maleducata, la visita nelle piccole sale è stata a dir poco stressante e soffocante (il business prima di tutto... soldi soldi soldi... considerando anche che sono stati aperti fino alle 2 del mattino!). Ad ogni modo è una gita che vi consiglio vivamente sia per la bellezza della città con i suoi palazzi, portici e chiese, sia per l'esposizione dei gioielli del Mauritshuis (andate prima del 25 maggio che poi tornano all'Aja!), sia soprattutto per la cucina bolognese sempre accompagnata dalla tipica gentilezza e cordialità emiliana (per il pranzo ci siamo fermati all'antica osteria Buca Manzoni, dove abbiamo degustato il Bolognino prodotto a Zola Predosa nella cantina Il Monticino).

Dato che siamo stati via, ed il tempo a dispozione era pochino, anche per questa domenica la mamy ha pensato al dopo cena (un buonissimo dolce al cucchiaio all'amaretto e cioccolato fondente!): non temete però, prima del tour bolognese non sono stata lontana dalla cucina... vi spiego brevemente cosa Dolcezze in Compagnia ha preparato! 
La mia cara amica, che io chiamo ormai da anni Sorellina, ha finalmente completato la sua via Crucis di esami prima dello sprint finale della discussione della tesi di laurea! Non potevo non cucinarle niente perchè, dopo varie peripezie e sacrifici causati dall'incompetenza della segreteria didattica (con tesi già pronta e stampata da tempo), ha consegnato il libretto universitario!!! Per festeggiare ci siamo concesse un costosissimo, ma delizioso, sushi (diciamo che ci siamo letteralmente strafogate!!!) e, per concudere al meglio la serata, ho tirato fuori dal sacchetto the magic cupcakes box (lo scrivo in inglese perchè c'è stampata la bandiera inglese e, quale scatola migliore per la mia amica inglesina?!)! 

the English box 


All'interno, come potete già vedere dalla foto, ho messo sei cupcakes (con dentro le gocce di cioccolato per darle l'ultima carica!) decorati in pasta di zucchero con due temi dominanti: la coccinella portafortuna, simbolo di amicizia, posata su una cialda easy chic ed il cartiglio (da brava storica dell'arte amante delle cose vetuste) con messaggi beneauguranti (Ultimo sforzo, Coraggio e Manca poco!)!

Ma secondo voi perchè ho scelto le coccinelle? Tutti ovviamente sanno che portano fortuna ma, molto probabilmente, non tutti sanno che questa dote propiziatoria ha origini antiche e globali in quanto la ritroviamo sia in Europa a partire dal Medioevo, sia nella Cina Imperiale, sia nelle tradizioni dei Nativi Americani prima della colonizzazione europea. 
Ci sono vari motivi per cui la coccinella è un simbolo di buon auspicio e di protezione ma ve ne racconterò solo un paio per non annoiarvi troppo: il primo è per via dell'associazione dei puntini sul dorso del simpatico insetto con la costellazione delle Pleiadi che veniva usata per una sicura navigazione nel Mediterraneo (per questo motivo ho inserito  le stelline nei cupcakes coi cartigli XD); il secondo è che è un'emblema della dea Giunone prima, e successivamente della Vergine Maria (per questo motivo in alcune regioni italiane le coccinelle vengono chiamate Marioline o Mariole, mentre in Inghilterra Bird of our Lady), un suo messaggero per l'esattezza mandato per proteggere i raccolti e le rose dalle afidi. 
 
Un vero e proprio talismano contro il malocchio e gli spiriti cattivi, adatto alla mia Sorellina che ha bisogno di un aiutino per l'ultima tappa della sua carriera universitaria! Solo dopo potrà cantare la canzoncina toscana: "Mariola, Mariola, prendi il libro e vai a scuola. Quando arrivi a mezza via, prendi il libro e buttalo via!".

NB: la coccinella è anche simbolo di matrimonio e di fertilità... ma non penso che questo sia il momento per lei ;) ... prima l'Università...

Augurandole ogni felicità ed energia vitale, vi invito infine a seguirmi anche per il prossimo post tutto dedicato a San Valentino e alla cena che ho in mente per venerdì sera!!!!

DIKKE KUS
dalla vostra Elisa









mercoledì 5 febbraio 2014

Parola d'ordine? FRAGOLE... 1Kg per ben due dolci!

Buongiorno cari amici: non mi sono dimenticata di voi, non preoccupatevi ;) ! 
Per una domenica mi sono lasciata coccolare dalla mia mamma che mi ha ingolosito con le sue fantastiche frittelle alle mele (ovviamente ricetta segreta in versione dietetica, anche se sembra assurdo per delle frittelle!), e così non ho cucinato la mia classica torta domenicale (compito che spetta sempre alla sottoscritta o.O). 
Non potendo però stare troppo lontana dalla cucina, e dai dolcetti, in settimana mi sono dedicata ad un paio di ricettine molto gustose e primaverili che, col tempo che c'è tra pioggia e neve, sono state apprezzate (vogliamo la primavera!!!!!!). 
Avete voglia di sapere cosa il laboratorio di Dolcezze in Compagnia ha realizzato? Spero di farvi sentire attraverso lo schermo l'aroma che aleggiava in cucina grazie alle F R A G O L E! So che non è ancora stagione e soprattutto non è a Km 0 (di solito uso quelle senza pesticidi che coltiva il mio papi!), ma non ho saputo resistere al loro colore rosso intenso e al loro profumo! Senza contare poi che è un frutto (attenzione il frutto vero e proprio non è la polpa rossa ma i semini gialli sulla sua superficie) pieno di vitamina C (ideale per combattere l'influenza che c'è in giro ora), A, B1 e B2 adatto per calmare, tonificare e dimagrire (nb: non si possono mangiare solo fragole anziché spaccarsi in palestra?). 
Una decorazione semplice 2D per i capcakes alle fragole
Per cominciare bene il lunedì, domenica pomeriggio ho pensato di preparare per la colazione del giorno dopo dei cupcakes semplici semplici, soffici e morbidosi con all'interno una fragolona: ne ho sfornati dodici (ovviamente già pappati tutti!) e, come esperimento, ne ho fatti sei con la fragola cotta in forno insieme all'impasto, e sei con la fragola cruda che ho inserito in una cavità solo dopo che i dolcini si erano raffreddati! Per il composto base dei capcakes ho usato la mia ricetta collaudata con taaaaanto burro (fuso stavolta, diversamente dalle torte) e tanto zucchero (toglietemi tutto ma non lo zucchero >.< ).
Cupcakes pronti per entrare in forno
Posso dirvi che sia un tipo che l'altro erano davvero ottimi! 
Un consiglio: magari opterei per i cupcakes con la fragola cruda per una festa, un evento o una merenda con le amiche dato che sono più scenografici ed è meglio consumarli il prima possibile per non deteriorare il frutto; mentre i cupcakes con la fragola cotta si adattano perfettamente alla prima colazione per avere le energie necessarie per tutta la mattinata ed affrontare così un nuovo giorno di lavoro! 

Avendo usato solo dodici fragole per i cupcakes, la vaschetta da più di un 1 Kg mi stava già guardando con aria minacciosa dal frigor e mi diceva "mica vorrai buttarmi, vero?!"... così lunedì sera ho deciso di riprovare a fare una crostata (piccolo inciso: io e la pasta frolla abbiamo sempre avuto una relazione complicata... ossia è una cosa che non mi è mai venuta seppure ho provato decine di ricette e tirato giù ogni volta tutti i santi dal cielo). Su consiglio del mio amico d'infanzia Ezio, ho tentato con la ricetta di Giallo Zafferano (Sonia Peronaci Santa subito!) e la benedetta pasta frolla è finalmente venuta! Invece di fare la crema pasticcera (buonissima senza ombra di dubbio ma troppo calorica per i miei gusti), per farcire la crostata ho fatto un curd alle fragole (sfruttando così un bel limone proveniente dal giardino del vicino di mio padre appena tornato dalla Calabria con limoni ed arance) ed ho completato il tutto con una ricca decorazione: più fragolosa di così, una crostata non può essere!!! >.< 
Un vero e proprio tripudio di profumo, colore e di Amore. E qui vi chiederete "perchè Amore?"... ormai sapete che sono un'inguaribile romantica e un minimo di cultura c'è grazie ai lunghi studi di storia dell'arte: secondo la leggenda di Ovidio questi piccoli frutti furono creati dalle lacrime a forma di cuore che la dea Venere versò per il suo amato Adone quando morì a causa di un cinghiale durante la caccia (il suo sangue generò le anemoni: ultimo dono alla sua bella?)! Era vero Amore seppure con finale drammatico!

Crostata di fragole con curd fragoloso
    

Alla prossima creazione
DIKKE KUS
dalla vostra Elisa